I. RITUALI
Da un anno e mezzo le nostre abitudini hanno subito un cambiamento radicale e sono state sostituite da una liturgia di azioni che ora scandisce la nuova normalità della routine quotidiana.
Al termine di questo periodo, quali rituali porteranno a nuovi cambiamenti e nuovi comportamenti?
II. CONFINI
L’era digitale in cui viviamo e l’evoluzione dei social media hanno creato una maggiore difficoltà nel distinguere il limite che separa il reale dal virtuale, il pubblico dal privato. La fragilità della sfera intima è ormai costantemente minacciata dall’indiscrezione pubblica.
Ora che ne siamo consapevoli, vogliamo reagire o accettare questa invasione di confini?
III. TRACCE
I segni che manifestano il percorso dell’umanità nella sua continua interazione con l’ambiente naturale, capace di rivelare e confermare la nostra presenza nel tempo e nello spazio tramite nuovi vincoli e legami con l’ambiente naturale fuori dallo spazio digitale.
Tale necessità di cercare nuove forme fisiche di simbiosi è intrinseca nell’anima umana o è la conseguenza dell’eccesso di digitalizzazione?
IV. PRIME PAGINE
Costante aggiornamento artistico che denuncia o ironizza le reazioni dell’uomo di fronte alle problematiche contemporanee.
La pandemia sarà anche un catalizzatore per rileggeree quelle che sono le criticità quotidiane?
V. PERPETUITÀ
Dimensione temporale percepita e vissuta come un’immutabile ripetizione dell’uguale. Un aspetto astratto e metaforico del tempo, tradotto in un linguaggio estetico, politico e sociale.
In che maniera possiamo cambiare la nostra impressione di perpetuità?
TESTO CURATORIALE
L’America esorcizza la questione dell’origine, non possiede il culto dell’appartenenza o il mito dell’autenticità, non ha nessun passato o una verità fondante. Non avendo conosciuto la primitiva accumulazione del tempo, vive in una perenne attualità.
America, Jean Baudillard, 1986
Partendo da questa citazione, il nostro team curatoriale, ha iniziato a interrogarsi sul significato e la rilevanza che la perenne attualità assume nella vita contemporanea.
Per noi, l’idea di perenne attualità si basa sulla percezione piuttosto che su una definizione concreta, in quanto la sua natura dipende dalle nostre impressioni soggettive. Abbiamo perciò realizzato che tempo, spazio e storia sono una singola entità, ma la loro percezione varia a seconda della loro ricezione individuale e collettiva.
Le parole perenne e attualità sembrano essere una contraddizione: la prima esprime una sensazione di eternità e ripetizione senza fine, mentre la seconda significa contemporaneità, notorietà e specificità. Oggi, a causa della pandemia globale, l’“attualità” ha trasceso il suo significato individuale: il tempo è percepito come congelato mentre noi viviamo in un loop, dove ogni giorno sembra rimanere lo stesso.
Perché sentiamo l’importanza di parlare di percezione per definire il nostro stato di perenne attualità? Crediamo che per sviluppare una comprensione critica delle dinamiche della nostra contemporaneità sia necessario assumere distanza dal nostro tempo. Così facendo, non solo possiamo riflettere sul passato e il presente, ma possiamo anche assumere una posizione critica per meglio comprendere e interpretare il futuro; in questo modo possiamo acquisire le capacità e le conoscenze adatte per evadere dal nostro loop.
Oggi il nostro spazio, il nostro tempo e la nostra storia esistono fra due differenti dimensioni: tra la realtà e il mondo digitale. Questo salto costante da una dimensione all’altra ha portato a una fusione tra i due spazi, in cui la sfera privata e quella pubblica non sono più facilmente distinguibili. La necessità di condividere costantemente la vita personale in uno spazio virtuale, che è stato creato, accettato e vissuto come territorio pubblico, ha quasi annullato lo spazio privato.
Per evitare metafore e retoriche comuni intorno al Covid-19, e per trasmettere al meglio la molteplicità delle interpretazioni artistiche, abbiamo deciso di dividere il percorso espositivo in cinque capitoli, ognuno dei quali comunica in modo unico le realtà che viviamo ogni giorno.
Rituali e Prime Pagine sono sezioni specificamente focalizzate sulla vita odierna. Il primo è dedicato a come le nostre abitudini hanno subito un cambiamento radicale e sono state sostituite da nuove azioni che ora scandiscono la routine quotidiana; mentre il secondo critica e ironizza sulle reazioni dell’uomo alle problematiche contemporanee.
Per esempio, Alexandra DeGreef nei suoi dipinti mette oggetti comuni come un paio di chiavi vicino alle mascherine che siamo obbligati a indossare ogni giorno; sottolineando il suo nuovo significato di essenzialità. In Prime Pagine, il video Quarantine Guarantee realizzato da Alexandra Konopleva, riflette ironicamente invece sull’esperienze e le pratiche adottate e visite nell’ultimo anno.
In Confini, è invece centrale la riflessione sulla fragilità della sfera intima e privata, spesso minacciata da un pubblico indiscreto proveniente dal mondo digitale. Cubo stazionario, performance di Guo Ronghua, racconta così una storia opprimente di isolamento, condividendo con la propria sensazione della mancanza di spazio e di respiro, il proprio senso di perdita sia dello spazio pubblico che di quello privato.
La mostra si chiude con Tracce e Perpetuità, sezioni che condividono un’analisi estetica e sociale sulla dimensione temporale. Entrambe sono segni che manifestano il passaggio dell’umanità nella sua interazione con la natura, passaggio percepito e vissuto come un’immutata ripetizione. Immunity di Marco Peroni, con un collage di mappe satellitari, racconta l’impatto distruttivo, abusivo e incontrollato dell’essere umano sulla natura. Blu, l’installazione dell’artista Allegra Sardelli racchiude invece, in sedici quadri blu, le diverse e più radicate tecniche artistiche, per esprimere l’intrinseco desiderio e necessità dell’umanità di comunicare attraverso l’arte, un radicamento del nostro significato di Perpetuità.
Infine, per un migliore apprezzamento ed esperienza delle opere, il sito offre una sezione dedicata ai singoli artisti, in cui le loro dichiarazioni e le interviste possono aiutare per comprendere la loro ricerca proposta per Perenne Attualità.
Curare la mostra Perenne Attualità è stata un’opportunità per interrogarci e riflettere su un tema sfuggente, di cui si parla raramente, eppure abbiamo capito che ha sempre fatto parte del nostro presente. Tuttavia, la perenne attualità oggi incarna un nuovo presente, espressione di un nuovo tipo di temporalità modificato dalla pandemia e dell’impatto delle nuove tecnologie. Questo ha portato un cambiamento nella nostra vita quotidiana, quasi a uno stato di amnesia rispetto a quello che prima era il nostro spazio e tempo, portandoci a nuove regole, abitudini e routine.
Questo progetto si è rivelato un’opportunità significativa per collaborare con un’entità artistica così prestigiosa come la Fondazione Palazzo Strozzi di Firenze. I nostri numerosi dibattiti e incontri ci hanno portato a una visione più definita dell’intero progetto, guidandoci nella selezione finale degli artisti.
Il dialogo con gli stessi artisti è stato fondamentale per la creazione del percorso espositivo e dei suoi vari capitoli. Le loro interpretazioni sul tema e le interviste hanno ampliato il nostro punto di vista e di conseguenza la stessa mostra.
Per concludere vogliamo ringraziare i nostri tutor dell’Istituto Marangoni per la loro guida e il loro grande sostegno, il team educativo della Fondazione Palazzo Strozzi per averci affidato questa opportunità, e infine tutti i partecipanti delle diverse scuole d’arte per le loro visioni e produzioni. Tutti scambi che hanno portato a Perenne Attualità.
ARTISTI
(I) Alejandro Acosta (II) Sofia Cappello (III) Benedetta Chiari (IV) Leà Colombier (V) Alexandria DeGreef (VI) Guo Ronghua (VII) Alexandra Konopleva (VIII) Stefano Labate (IX) Luca Longhi (X) Jasmine Morandini (XI) Nie Yurong (XII) Marco Peroni (XIII) Sarah Piergiovanni (XIV) Allegra Sardelli (XV) Zoya Shokoohi (XVI) Davide Tavini (XVII) Zhao Pengyuan
TEAM CURATORIALE
Letizia
Bocci
Nata nel 1992 (Prato, Italia), studia presso Istituto Marangoni Firenze. È storica dell’arte, scrittrice e organizzatrice di mostre d’arte contemporanea.
Manuela Cabrales
Nata nel 1996 (Bogotà, Colombia), studia presso Istituto Marangoni Firenze. Sostenitrice del dialogo possibile tra l’arte contemporanea e il mondo naturale.
Andrea Facchin
Nata nel 1995 (Caracas, Venezuela), studia presso Istituto Marangoni Firenze. Curatrice e organizzatrice di mostre d’arte, attualmente lavora in una galleria d’arte contemporanea.
Ksenia Pereira Martines
Nata nel 1997 (Mosca, Russia), studia presso Istituto Marangoni Firenze. Curare l’arte per lei diviene un veicolo per conoscere se stessa e il mondo.
Anastasia Masetti
Nata nel 1994 (Modena, Italia), studia presso Istituto Marangoni Firenze. È una storica dell’arte con una particolare attitudine alla moda.
Lovèll Shi-Wei Liu
Nata nel 1991 (Shanghai, Cina), studia presso Istituto Marangoni Firenze. È particolarmente interessata alla comunicazione e alla cooperazione tra culture diverse.
Evgenii Sheidlin
Nato nel 1993 (San Pietroburgo, Russia), studia presso Istituto Marangoni Firenze. Proprietario di un’agenzia creativa, è esperto nella produzione di foto e video.
Roberta
Tosi
Nata nel 1997 (Roma, Italia), studia presso Istituto Marangoni Firenze. Autrice e curatrice, si occupa di storytelling e PR per l’arte contemporanea e il patrimonio della moda.
Ting-Chun Yeh
Nata nel 1993 (Kaohsiung, Taiwan), studia presso Istituto Marangoni Firenze. Le mostre con una prospettiva formativa, la mediazione e la comunicazione sono il suo obbiettivo.
AREA STAMPA
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PROGETTO EDUCATIVO
La mostra Perenne Attualità nasce all’interno dell’omonimo progetto educativo rivolto alle più importanti accademie d’arte di Firenze, realizzato in occasione della mostra American Art 1961-2001, con l’obiettivo di utilizzare l’arte americana del secondo Novecento come terreno di ricerca sul rapporto tra storia, società e arti visive, e innescare nuovi processi artistici.
Il progetto ha coinvolto quaranta giovani artisti impegnati nella produzione di nuove opere e un gruppo di nove giovani curatori coinvolti nella realizzazione di una mostra online. Il progetto si è svolto da marzo a giugno, articolandosi tra incontri di approfondimento con il team della Fondazione Palazzo Strozzi e momenti di ricerca in aula con il supporto dei docenti. L’attività è stata strutturata in più fasi: un incontro introduttivo dedicato alla mostra American Art 1961-2001, due talk con gli artisti Francesco Arena e Danilo Correale, che hanno esteso lo sguardo su ulteriori campi di ricerca, appuntamenti di progettazione di una piattaforma online dove esporre le opere, revisioni dei progetti e selezione finale degli artisti da presentare nella mostra conclusiva. L’ultima fase del progetto è stata dedicata alla realizzazione del sito e alla definizione di un’impostazione grafica pensata per restituire il progetto curatoriale.
Perenne Attualità è un formato educativo realizzato per incentivare il dialogo creativo tra studenti nazionali e internazionali utilizzando l’arte come stimolo alla ricerca. Il progetto offre agli studenti l’opportunità di mettere in campo le proprie competenze artistiche e curatoriali e promuove un lavoro condiviso tra pari stimolando competenze comunicative e organizzative.
DOCENTI
Francesca Giulia Tavanti
Istituto Marangoni Firenze
Davide Daninos
Istituto Marangoni Firenze
Martino Margheri
Fondazione Palazzo Strozzi
Marco Raffaele
Accademia di Belle Arti
Franco Fiesoli
Accademia Italiana
Walter
Conti
Accademia Italiana
Marsha Steinberg
California State University International Program
Lucia Minunno
Fondazione Studio Marangoni
Matteo Innocenti
LABA – Libera Accademia di Belle Arti
PARTNER
Istituto Marangoni Firenze è una scuola in cui si formano i giovani talenti che ambiscono a un futuro professionale nel mondo della moda e dell’arte. Situata in Via de’ Tornabuoni in un prestigioso edificio, la scuola offre un ampio programma di corsi e laboratori per sviluppare competenze individuali, workshop esclusivi con designer internazionali e talk con professionisti del settore. In occasione del progetto Perenne Attualità, Istituto Marangoni Firenze partecipa con gli studenti del corso Master in Curatorial Management coordinati dai professori Francesca Giulia Tavanti e Davide Daninos.
Capolavoro dell’architettura rinascimentale e dinamico centro culturale di livello internazionale, Palazzo Strozzi rappresenta un punto di riferimento nel panorama italiano: una piattaforma per una nuova idea di contemporaneità a Firenze, in cui produrre e fruire l’arte attraverso un ricco programma di mostre e attività culturali. Sempre sperimentando nuove opportunità e forme di coinvolgimento del pubblico, centrale è la ricerca nel campo dell’educazione, attraverso un ricco public program e un’articolata offerta di progetti educativi. Il progetto educativo Perenne Attualità è coordinato da Martino Margheri, responsabile delle attività per università, accademie e progetti speciali della Fondazione Palazzo Strozzi.
È la più antica fra le istituzioni pubbliche di formazione artistica. Collocata nel centro storico di Firenze, la sua storia si intreccia con la “Compagnia di San Luca” (1339) e l’Accademia delle Arti del Disegno (1563) che sono considerate le “progenitrici” della moderna Accademia di Belle Arti riformata nel 1784 da Pietro Leopoldo I°. L’Accademia è stata frequentata da alcuni dei più importanti artisti della storia dell’arte, oggi è un luogo di alta formazione artistica, dove culture da tutto il mondo si incontrano per condividere l’interesse comune per l’arte e per la ricerca di nuove espressioni artistiche. In occasione del progetto Perenne Attualità gli studenti del Dipartimento di Arti Visive – Biennio di Nuovi Linguaggi Espressivi, hanno sviluppato opere d’arte individuali e collettive coordinati dal professore Marco Raffaele.
Accademia Italiana, Istituto di Alta Formazione dalla forte vocazione internazionale con sede a Firenze e Roma. Dal 1984 è punto di riferimento nella formazione per le industrie creative della moda, del design, della comunicazione visiva e della fotografia. Dalla sua fondazione, l’Istituto ha impostato la propria didattica componendo il corpo docenti con professionisti del settore costruendo un metodo di insegnamento approfondito, in grado di combinare una solida formazione teorica – erogata in doppia lingua italiano e inglese – con un’intensa attività pratica. Questo ha consentito di creare un’offerta formativa articolata e di alto livello, che oggi si compone di corsi di laurea triennale e bienni specialistici riconosciuti dal Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca. Il progetto Perenne Attualità è stato sviluppato dagli studenti del corso magistrale in Graphic Design coordinati dai professori Walter Conti e Franco Fiesoli.
La California State University (CSU) è il più grande sistema universitario negli Stati Uniti con 23 atenei sparsi in tutto lo stato. CSU offre opportunità di studio all’estero in numerosi paesi, in più continenti. L’obiettivo è di favorire l’immersione degli studenti nella vita accademica e culturale dei paesi d’accoglienza. La sede fiorentina di CSU IP è stata fondata nel 1966 e il programma di studio a Firenze ha la durata di un anno. Le opere realizzate per il progetto Perenne Attualità nascono all’interno del corso di ART 390 Independent Study in Studio Art, sotto la guida della professoressa Marsha Steinberg, coordinatrice del dipartimento di Studio Art per la CSU. Durante l’anno accademico 2020-2021, a causa della pandemia, gli studenti di studio art hanno partecipato al progetto lavorando a distanza dal campus in California.
La Fondazione Studio Marangoni è un centro dedicato alla fotografia contemporanea a Firenze. La FSM è stata fondata nel 1989 dal fotografo Martino Marangoni con l’intento di promuovere l’arte e l’insegnamento della fotografia in Italia. Il Corso Triennale di Fotografia e New Media permette ai giovani fotografi di confrontarsi ai massimi livelli sia in ambito commerciale che artistico, grazie a un profondo lavoro nella strutturazione e sperimentazione del linguaggio visivo. In occasione del progetto Perenne Attualità gli studenti del terzo anno del Corso Triennale hanno sviluppato i loro progetti artistici individuali coordinati dalla professoressa Lucia Minunno.
Attiva dal 2001, La Libera Accademia di Belle Arti è una scuola di arte e pittura, fotografia, moda, grafica, design, che ruota intorno al concetto di “sperimentazione”. È situata a Firenze ma si pone come obiettivo quello di andare al di là dei propri confini, concentrandosi sull’innovazione e sul rapporto con il mondo del lavoro. I giovani artisti dei dipartimenti di Arti Visive e Pittura e di Fotografia hanno sviluppato i loro lavori con il coordinamento del professore Matteo Innocenti.